Pero' per dire che il Milan e' uscito per colpa dell'arbitro bisogna avere delle gran fettone di salame (non da dieta!) sugli occhi.
Iniziamo con l'andata...
Ambrosini e soci hanno gia' dimenticato i 2/3 rigori richiesti dal Barcellona, tra cui il netto contatto Abbiati-Sanchez.
Su dieci Milan-Barcellona, nove volte stravince il Barca, poche balle. Al Camp Nou secondo la regola "dei punti" usata nella boxe, la partita sarebbe finita 6/7 a 1 per i blaugrana.
Quella piccola speranza di giocarsela é scappata sabato a Catania e si chiama Thiago Silva.
Mexes é un buon giocatore ma non é (per ora) ad un livello tale da giocare match del genere; il Francese fa la sua partita ma l'erroraccio sull'azione del primo gol pesa come un macigno.
Stesso discorso per Antonini: il Barca ha Dani Alves, il Milan ha il buon Luca che corre e lotta come un leone ma alla lunga paga l'inesperienza a questi livelli con la leggerezza del fallo su Messi.
Ultima nota stonata di un quarto di finale comunque positivo per il Milan: la scelta di Allegri su Pato.
Max rischia e butta nella mischia il brasiliano subito dopo il lungo e delicato infortunio (e con pochi allenamenti nelle gambe), lasciando in panchina un Maxi Lopez in discreta forma.
Risultato: ennesima ricaduta per Pato ed eliminazione.
Si aggiunge poi l'insoddisfazione del Presidente Berlusconi sulla mancanza del "bel giuoco".
Alcuni fanno gia' il nome di Fabio Capello.
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