lunedì 16 luglio 2012

DA SQUALI A PESCIOLINI: IL TRISTE DECLINO DEL GRANDE CALCIO ITALIANO

C'era una volta Platini, Maradona, Ronaldo, Zidane e Baggio...
C'erano i tedeschi campioni del mondo in nerazzurro e gli olandesi campioni d'Europa in rossonero...
Erano gli anni delle bandiere, gli anni di Baresi, di Maldini, di Zanetti, di Del Piero, di Totti, di quelli che giocavano per la maglia e non solo per i soldi...
Era un altro calcio, dove l'Italia voleva dire per tutti i calciatori il campionato più difficile, forse il più bello, il trofeo da vincere almeno una volta in carriera.
Arriva l'estate 2012 e forse si chiude qui l'era del grande calcio italiano, quello fatto di campioni, di numeri 10 tra i più forti del mondo, quello dei capitani delle nazionali.
La grande crisi inizia nel 2011: il Palermo di Zamparini, forse la squadra più divertente del campionato 2010-11, cede in un colpo solo al PSG l' "erede" di Buffon, Salvatore Sirigu e la stella nascente argentina Javier Pastore. 
"Vabbè a quelle cifre, ci sta" è la frase sulla bocca di tutti dopo aver visto lasciare il campionato italiano il "nuovo Zidane".
Ma l'estate 2012 è quella che conferma la fine del prestigio internazionale della Seria A.
L'Inter cerca di rescindere o di vendere tutti i grandi big del "triplete".
Via Lavezzi, Re di Napoli.
Via Thiago Silva, il miglior centrale del mondo.
Via Ibrahimovic, l'uomo rossonero più decisivo negli ultimi due anni.
Tutti diretti al PSG, per cifre astronomiche.
In entrata dall'estero non arriva più nessuno: i giornali fanno sognare i tifosi sotto gli ombrelloni con giocatori tipo Van Persie e Suarez ma sono spesso solo nomi per riempire le loro pagine e far correre i tifosi in edicola.
Il vero grande problema del calcio italiano nell'estate 2012 non è il trasferimento di Thiago Silva e Ibra a Parigi per quasi 70 milioni di Euro ma è veder partire due talenti come Borini e Verratti per l'estero: non sono Messi e Ronaldo, sia chiaro, ma due ottimi giocatori, il futuro della nostra Nazionale.
Il primo è appena stato protagonista nello scorso campionato di un'ottima stagione: 9 reti in 24 partite, veloce, potente con un gran senso del gol, spesso è stato preferito a gente come Osvaldo e Totti ed è riuscito a guadagnarsi un posto tra i 23 azzurri a Euro2012. Il secondo ha trascinato in Serie A il Pescara dei giovani, ha una visione di gioco fuori dal comune e viene considerato da tutti l'erede naturale di Andrea Pirlo.
Beh, se non riusciamo più neanche a trattenere talenti italiani del genere nel nostro campionato, forse è davvero finita l'era del grande calcio italiano. Eravamo gli squali del mercato, ora non lo siamo più . Si invoca il Fair Play finanziario (ma la maggior parte della gente non sa nemmeno cosa sia), il ritardo nelle infrastrutture.

Ma basteranno davvero gli stadi nuovi a sistemare la crisi nel nostro calcio?

venerdì 13 luglio 2012

ECCO IL NUOVO PSG 2012-13

Ecco il nuovo PSG, Stagione 2012-13

FORMAZIONE (4-2-3-1)

Sirigu

Jallet    Alex (Sakho)    Thiago Silva    Maxwell

Sissoko (Verratti)    Thiago Motta (Matuidi)

Menez (Lucas)    Pastore    Lavezzi

Ibrahimovic



ALL. Carlo Ancelotti


LA ROSA COMPLETA


PORTIERI
Salvatore Sirigu
Ronan Le Crom
Nicolas Douchez

DIFENSORI
Thiago Silva
Mamadou Sakho
Milan Biševac
Siaka Tiéné
Zoumana Camara
Alex
Diego Lugano
Maxwell
Sylvain Armand
Christophe Jallet
Loïck Landre

CENTROCAMPISTI
Jérémy Menez
Nenê
Mathieu Bodmer
Blaise Matuidi
Clément Chantôme
Mohamed Sissoko
Thiago Motta
Javier Pastore
Neeskens Kebano
Marco Verratti
Lucas Moura


ATTACCANTI
Zlatan Ibrahimovic
Ezequiel Lavezzi
Kevin Gameiro
Loris Arnaud
Guillaume Hoarau
Péguy Luyindula
Jean-Christophe Bahebeck
Jean-Eudes Maurice












lunedì 9 luglio 2012

NBA: ORE DECISIVE PER L'AFFARE DELL'ANNO

14 GIOCATORI, 4 SQUADRE: sono questi i numeri dell'affare dell'anno in Nba.
Tutto gira attorno a Dwight Howard: il centro 25enne di Orlando sembra pronto a fare le valigie con destinazione Brooklyn. Se la dirigenza dei Magic darà l'ok, si scatenerà un giro di mercato senza fine. Non solo il numero 12 potrebbe trasferirsi ai nuovi Nets: il pacchetto comprende anche uno tra Turkoglu e Richardson. La contropartita ai Magic è di livello: Brook Lopez più tre scelte al primo giro. Sembrava poter essere Andreone Bynum l'erede di Howard ad Orlando, ma il centro dei Lakers (in scadenza 2013) ha ammesso di preferire Dallas e Houston. Intanto Brooklyn è pronta a scaricare il contratto di Kris Humphries a Cleveland e ha già messo sul mercato Marshon Brooks. Tutti pazzi per il 38enne Marcus "Marcone" Camby: su di lui ci sono i Knicks (favoriti, in cambio Toney Douglas), Miami, Dallas e San Antonio. Intanto proprio in casa Spurs, DeJuan Blair si dichiara sul mercato, Houston è alla ricerca di un playmaker: i candidati sono Aaron Brooks (per lui sarebbe un ritorno), Session (in uscita dai Lakers) e Felton. 
Una cosa è certa dopo le prime bombe di mercato: i Brooklyn Nets con un trio come Williams, Johnson e forse Howard vogliono essere la rivelazione della stagione Nba 2013.

lunedì 2 luglio 2012

EURO2012: TOP E FLOP DELLA COMPETIZIONE

Ecco i migliori e i peggiori di Euro2012
TOP
1- SPAGNA
Forse verrà ricordata come la miglior nazionale di tutti i tempi. Erano tanti i dubbi spagnoli alla vigilia dell'Europeo: le corride sfascia-spogliatoio tra Barcellona e Real, i forfait di due pilastri come Puyol e Villa, un attacco con poche certezze. I ragazzi di Del Bosque confermano per l'ennesima volta di essere insuperabili e centrano per la prima volta nella storia del calcio la terza competizione per nazionali consecutiva. Dopo la fortunata vittoria ai rigori in semifinale contro il Portogallo, la finalissima contro l'Italia è un monologo spagnolo: gli azzurri vengono umiliati per tutti i 94 minuti di gioco. Casillas é un muro (solo una rete subita in sei gare!), Pique e Ramos sono due mastini, Jordi Alba esplode e dimostra di essere il miglior terzino sinistro della competizione, Xavi, Xabi Alonso e Iniesta compongono il miglior centrocampo del mondo, Fabregas é un jolly capace di giocare anche come prima punta, Silva è maturato ed è un vero leader, Torres, pur non essendo più il "Nino" visto con Liverpool e Atletico Madrid, è capace di realizzare tre reti. 
Come si può battere una squadra del genere?
DI UN'ALTRA CATEGORIA

2- ANDREA PIRLO
Andrea PIRLO Photo
Simbolo azzurro di un'Italia che centra una finale sicuramente inaspettata. Gli azzurri giocano un grande Europeo, le imprese contro Inghilterra e Germania rimarranno nella storia del calcio italiano. Che peccato per la finale, non tanto per una sconfitta super meritata contro la miglior squadra del mondo, ma per un risultato che vuol dire umiliazione. Il migliore degli azzurri guardando le sei partite giocate è il playmaker bresciano della Juve. L'assist geniale per Di Natale all'esordio contro la Spagna, la punizione contro la Croazia, il "Cucchiaio" contro l'Inghilterra e le magie contro la Germania resteranno nella memoria di milioni di italiani. Anche lui si deve inchinare davanti alla superiorità spagnola e in finale perde il personale duello con Xavi. 
Il suo Europeo rimane comunque da fenomeno.
ARTISTA

Sami KHEDIRA Photo3- SAMI KHEDIRA
Grande Europeo per il tedesco di origine tunisina. Il giocatore del Real è il vero e proprio leader della formazione di Loew: utile in copertura, dinamico, imposta il gioco ed é sempre pronto ad inserirsi trovando anche il gol. Con Schweinsteger un pò appannato, é lui che trascina i tedeschi in semifinale. Anche con l'Italia è uno degli ultimi ad arrendersi,
TRASCINATORE

Cristiano RONALDO Photo4- CRISTIANO RONALDO
Le prime due partite contro Germania e Danimarca sono disastrose per la stella del Real Madrid. La sua reazione é però da grandissimo campione: prima segna una doppietta contro l'Olanda, poi elimina la Repubblica Ceca realizzando il gol vittoria. Il suo Portogallo esce ai rigori in semifinale dopo aver disputato una buona partita contro la Spagna, la finale avrebbe potuto significare Pallone d'Oro per l'attaccante dell'isola di Madeira.
UOMO SQUADRA

FLOP
1- OLANDA
Andare fuori dall'Europeo in questo modo con giocatori come Sneijder, Robben, Van Persie e Huntelaar é un
FLOP TOTALE 


2- JOACHIM LOEW
Sulla carta alla vigilia la Germania era, con la Spagna, la miglior squadra in Europa. Solidità difensiva con Neuer, Badstuber, Hummels e Lahm, un centrocampo con i fiocchi (Schweinsteiger e Khedira), davanti tantissima classe (Ozil, Reus, Muller, Gotze, Schurrle, Kross) e gente che i gol li sa fare (Gomez e Klose). Una squadra invincibile, senza punti deboli. Tutto bene, tutto bellissimo fino alla semifinale. Questa volta i tedeschi sono superiori sia fisicamente che qualitativamente all'Italia, sono i grandi favoriti. E invece gli italiani si confermano un incubo per Merkel, Loew e soci: una nuova lezione di calcio, l'ennesima, firmata questa volta Cesare Prandelli.
Loew ricorda un pò Hector Cuper: arriva sempre vicino ma non vince niente.
ZERU TITULI

3- RUSSIA
L'amichevole con l'Italia, il match d'esordio contro la Repubblica Ceca: la Russia sembrava la possibile sorpresa dell'Europeo. Le certezze russe si sgretolano però praticamente subito: la sconfitta contro una Grecia non irresistibile vuol dire eliminazione al primo turno.
FUOCO DI PAGLIA


4-INGHILTERRA
Inconsistente, senza idee, poca personalità.
L'unico a non arrendersi mai é Capitan Steven Gerrard: troppo poco.
DA RIFONDARE