lunedì 14 maggio 2012

CARO MILAN, E ADESSO? DIFFICILE RIFONDARE SENZA INVESTIRE

Il 13 Maggio 2012 é stato il giorno degli addii in casa rossonera, la fine dell'era del Milan che fu di Ancelotti, che iniziò la sua grande storia nella serata magica di Manchester nel 2003, quella della finale "italiana" di Champions contro la Juve. Le scadenze dei contratti sono note a tutti ma era difficile immaginare poco tempo fa una fuga di massa del genere a fine stagione: Gattuso, Nesta, Inzaghi, Zambrotta, Seedorf, Van Bommel. Giocatori, chi più chi meno, di un peso specifico importante sul campo e nello spogliatoio.
Ma come mai tutti via in un colpo solo? Solo per i contratti in scadenza?
No, o meglio forse questa é stata la scusa per giustificare qualcosa che nello spogliatoio non funziona più. Guardando i vari saluti di tutti questi giocatori, il denominatore comune é soltanto uno: l'indifferenza più totale nei confronti di Allegri.
C'é chi ringrazia Ancelotti, chi la società, chi ovviamente i tifosi, nessuno il tecnico toscano: non si può nascondere che il rapporto tra l'allenatore e alcuni giocatori non sia stato dei migliori soprattutto nell'ultima stagione. Si é parlato di litigi con Ibrahimovic, con Nesta, con Mexes, con Inzaghi (trattato vergognosamente da Allegri nell'ultima stagione), anche con Gattuso qualcosa non andava. Forse uno come Rino, uno che durante il suo infortunio all'occhio (si parlava di un possibile ritiro dal calcio) passava le giornate a correre da solo tra i boschi di Milanello, avrebbe meritato un trattamento ben diverso.
 L'ultimo ringraziamento a Max in ordine di tempo é arrivato (ironicamente) da Torino tramite Andrea Pirlo, che si é sfogato per essere stato scaricato dallo stesso Allegri al termine della scorsa stagione. Il livornese ha fatto due ottime stagioni in rossonero ma forse ha preteso con il tempo di imporsi un pò troppo sui giocatori. Rimangono molti dubbi sulle ultime partenze rossonere: se per Inzaghi, Nesta e Zambrotta, per carta d'identità e problemi fisici, l'addio era quasi inevitabile, per Gattuso, Van Bommel e Seedorf il discorso é completamente diverso. Il contributo di questi giocatori sia in campo che nello spogliatoio poteva essere ancora molto prezioso almeno per un'altra stagione. Andare a giocare un quarto di finale in Champions con dei giovani è come andare allo sbaraglio: giocatori di esperienza internazionale come Rino Gattuso o Mark Van Bommel avrebbero sicuramente dato una mano importante alla squadra e soprattutto all'allenatore. Si parla quindi inevitabilmente di rifondazione. I 67 milioni di passivo nell'ultimo bilancio rossonero e il crescente disimpegno (economico) di Berlusconi non fanno pensare al meglio: si parla di nuovi soci (russi?), dell'idea di creare una squadra di giovani e parametri zero. Ottimo l'arrivo di Montolivo, ci sono molti dubbi sul riscatto di Aquilani (per Galliani sono troppi gli 8 milioni richiesti dal Liverpool), Traoré é tutto da scoprire. Non si può pensare di indovinare tutti gli anni colpi di mercato a 500.000 euro come quello di Nocerino.
Ma se non é il momento di investire, perché allora scaricare giocatori come Gattuso, Seedorf e Van Bommel? Con una Juve del genere, un Presidente Moratti che sembra che stia ritrovando la sua storica vivacità sul mercato, un Napoli ambizioso, il progetto Roma e un Claudio Lotito stanco di qualificarsi "solo" per l'Europa League,  le cose potrebbero farsi molto dure anche in Italia per il Milan  nella prossima stagione. Non si può pretendere di attuare per l'ennesima volta la strategia "palla a Ibra e pensaci tu".
Si parla di possibili cessioni per auto-finanziare il mercato (Robinho?), i nomi sul taccuino non si possono definire per ora altisonanti: praticamente preso Acerbi dal Chievo via Genoa (buon giocatore ma difficile pensare a lui come titolare fisso almeno all'inizio), si cercheranno rinforzi un pò in tutti i reparti. Insomma la situazione non si può definire delle migliori, a meno che Silvio Berlusconi non si svegli una mattina con l'idea di far tornare alla luce "il grande Milan".

1 commento:

  1. no ste, basta con seedorf e inzaghi..e quasi anche gattuso..
    ok uomini spogliatoio, ma in campo deve andarci gente che corre...
    questi sono muummie dal post atene,con l'eccezione della stagione di grazia dell'anno scorso.dovevano smettere lì..
    inoltre è normale che ringrazino ancelotti: con lui han vinto 2 champions, mica pizza e fichi :)

    la rifondazione senaz soldi sarà molto difficle, ci apsettano tempi duri..

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